Rifiuti: capo Dipartimento Vigili del Fuoco, «primi tre mesi 2021 sensibile diminuzione incendi»

Il Corpo nazionale dei vigili del fuoco dispone di una banca dati riferibile agli interventi effettuati dalle squadre dei vigili del fuoco per incendi di rifiuti su tutto il territorio nazionale. Sono macrodati che contengono tutti gli eventi che hanno interessato sostanze classificabili come ”rifiuti”: dall’incendio del cassonetto a quello di un vero e proprio impianto di raccolta o trattamento”. Lo ha affermato il Capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, Prefetto Laura Lega durante l’audizione presso la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati.

“I dati concernenti il primo trimestre del 2021, rapportati ai primi tre mesi del 2020, fanno registrare una sensibile diminuzione del numero complessivo di interventi, dai 2821 del 2020 ai 1893 del 2021; in particolare, un’analisi delle regioni maggiormente interessate dal fenomeno, – ha sottolineato Lega – evidenzia che a fronte di una significativa riduzione di circa il 40% nel Lazio, in Campania, in Puglia e in Piemonte, si registra, in controtendenza, un leggero aumento in Calabria e in Sicilia. La Lombardia passa da 65 a 25 eventi”. 

“Volendo concentrare l’attenzione solo sugli incendi che hanno interessato depositi e impianti di rifiuti, – ha aggiunto Lega – sono disponibili i dati relativi agli interventi rilevati dal Corpo nazionale dal 2018 al 30 aprile del 2021. In particolare, tali dati, distinti per regione, vedono la prevalenza di eventi in Lombardia (650), Campania (509), Puglia (233), Piemonte (226), Lazio (204), Sicilia (196) e Calabria (176)”. “L’evoluzione del fenomeno negli anni evidenzia un trend in diminuzione per le due regioni, Lombardia e Campania, più interessate in termini complessivi, così come in Piemonte. Il numero di incendi è invece in crescita in altre regioni, come Puglia, Calabria e Veneto. Il dato, infine, non è costante, con incrementi cui seguono decrementi, per Lazio, Sicilia ed Emilia Romagna”, ha concluso Lega.

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