Sono 42 e sono i nuovi agenti del cambiamento nominati al termine del progetto “We Bari”, promosso dalla Sustainable Development School in collaborazione con Anci e con il sostegno di Enel. Si è trattato di una sorta di laboratorio sperimentale di ascolto, interazione, dialoghi progettuali tra scuola, istituzioni e altre agenzie del territorio finalizzato alla definizione di un team di persone formate e pronte a essere gli agenti del cambiamento di cui la città ha bisogno ispirandosi ai 17 obiettivi interconnessi di sviluppo sostenibile definiti dall’Organizzazione delle Nazioni Unite come strategia per ottenere un futuro migliore e più sostenibile per tutti.
Il progetto ha coinvolto dieci istituti scolastici e più di settanta insegnanti, a cui si sono aggiunti rappresentanti di Confindustria Puglia, Slow Food, Consorzio Meridia, Associazione X-Scape, Re-circola, Fondazione Casillo, Radio Panetti. I partecipanti hanno presentato otto idee sostenibili e innovative per la città di Bari e sono stati nominati i nuovi agenti del cambiamento. “Si tratta di otto iniziative corali – spiega Caterina Micolano, direttore generale della Sustainable Development School – grazie alle quali proseguire sul territorio il dialogo avviato tra scuola, settore privato e Istituzioni valorizzando gli obiettivi dell’Agenda 2030, attorno al quale – abbiamo imparato – ruotano tutti gli altri”. Il progetto ha permesso di approfondire “i temi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, fare rete e conoscere autorevoli ospiti ed esperienze locali improntate sulla sostenibilità”, commenta Paola Romano, assessore alle Politiche educative e giovanili del Comune di Bari. Il progetto è cominciato lo scorso febbraio con gli appuntamenti formativi su Agenda 2030 a cui sono seguite sessioni di lavoro multi-attoriali di confronto e progettazione – i cosiddetti Community Hub – condotti dai docenti dell’Università Aldo Moro grazie all’adesione al progetto del dipartimento di Scienze della formazione, Psicologia e Comunicazione e del Dipartimento di Studi Umanistici. Docenti e dirigenti si sono confrontati sul “bene comune di Bari” su temi quali la comunità inclusiva, la scuola, l’innovazione e l’economia circolare.