Tangente da 32mila euro per una proroga di concessione urbanistica, le accuse al sindaco dimissionario di Foggia

Il sindaco dimissionario di Foggia, Franco Landella, arrestato questa mattina, è accusato di aver intascato una tangente di circa 32mila euro dall’imprenditore edile Paolo Tonti per il rinnovo di una proroga di concessione urbanistica.

Secondo l’accusa, il sindaco avrebbe distribuito poi la tangente, con la collaborazioni di sua moglie Di Donna (ex dipendente comunale) ai consiglieri di maggioranza Capotosto e Iacovangelo (finiti oggi ai domiciliari), e ad altri quattro consiglieri comunali (per quali non è stata richiesta alcuna misura cautelare), affinché votassero a favore della delibera in consiglio comunale. Per questi motivi Landella e sua moglie, i consiglieri Iacovangelo e Capotosto, e l’imprenditore Tonti sono indagati per corruzione. Anche Tonti è stato arrestato e posto ai domiciliari. Mentre Di Donna è stata sospesa dall’esercizio del pubblico ufficio.

Sono Leonardo Iaccarino (già arrestato lo scorso 30 aprile), Consalvo di Pasqua, Pasquale Rignanese e Lucio Ventura i consiglieri di maggioranza indagati per il reato di concorso in corruzione relativo alla tangente da “non meno di 32 mila euro” pagata dall’imprenditore Paolo Tonti al sindaco Landella. È quanto emerge dall’ordinanza.

Nel provvedimento si evidenzia che i consiglieri, per cui non sono state richieste misure cautelari, “ricevevano indebitamente dalla coppia marito e moglie Landella-Di Donna”, in due tranche di duemila euro ciascuna, quattromila euro provenienti dalla provvista fornita da Paolo Tonti per il voto favorevole all’accapo (punti all’ordine del giorno, ndr) relativo al programma ‘Tonti Raffaele Coer srl'”.

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