Via della Seta, Prodi: “Abbiamo trascurato l’importanza di un porto come Taranto”

“L’Italia ha perso un’occasione. Negli anni passati abbiamo trascurato porti strategici come Gioia Tauro e Taranto, senza modernizzarli. Saremmo stati noi i naturali terminali dei traffici tra Europa e Cina”. Romano Prodi in un’intervista a Formiche.net a margine del convegno “Strategic Nexus” di Formiche e ChinaMed, aggiunge che “è interesse italiano offrire un’alternativa ai porti nordeuropei, accorciando di quattro, cinque giorni di navigazione i traffici marittimi con la Cina”.

“Non vedo certo un problema politico rilevante se le merci cinesi che arrivano in Europa sbarcano nel Mediterraneo e non a Rotterdam. Non capisco come il progetto di far sbarcare le merci cinesi, o imbarcare le merci dirette in Cina, a Taranto e Trieste invece che a Rotterdam sia un attentato alla Nato”, osserva ancora l’ex presidente del Consiglio.

“Si sta strumentalizzando tutto. Dobbiamo distinguere gli obblighi e i doveri dell’Alleanza atlantica. Fondamentale per noi è per la nostra sicurezza, dalle convenienze commerciali che gli americani tengono giustamente presenti anche nei rapporti del loro paese con l’Impero di Mezzo”, conclude.

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