Ci sono anche le belle storie nellambito della sanità, quelle che riempiono il cuore e fanno dimenticare le ore trascorse a lavorare senza sosta, le sconfitte, i tentativi di combattere questo virus insidioso e sconosciuto.
Tante situazioni sono state difficili, tante hanno avuto un tragico epilogo, ma alcune fortunatamente, dopo non poche difficoltà hanno avuto un esito positivo, diventando un pungolo per impegnarsi ancora, per combattere, per vincere. Questa storia a lieto fine ce la racconta il dottor Felice Spaccavento, coordinatore delle unità USCA della ASL Bari. Ecco il suo racconto denso di emozioni, ansia fatica, timori, paure e LA #FAMIGLIA SALVA
Ho conosciuto Carmela e i suoi bambini, Pierfrancesco, Alessandra e Marco, qualche settimana fa. Tutti positivi. Mi sono bardato e sono entrato dentro casa loro. Leonardo, suo marito, era stato intubato in rianimazione presso lospedale San Paolo. Carmela veniva, quotidianamente, informata delle sue condizioni drammatiche.
Lei, moglie e mamma, era severamente affaticata dalla malattia, febbre alta, dispnea. Mi ha chiesto più volte che facessi il possibile perché non dovesse abbandonare i suoi figli. Non voleva lasciarli. Lho visitata più volte, anche grazie alla collaborazione della squadra USCA di Bari e del suo medico di Medicina Generale. Labbiamo monitorata a distanza con la nostra centrale operativa di Protezione Civile Asl Bari – Miriam, Valentina e Simona. Tre dottoresse giovani ma che hanno avuto, in questi giorni, una grande responsabilità non solo per Carmela ma anche per molti altri pazienti. Ho avuto paura di sbagliare ma non volevo lasciasse i suoi figli. La sua dispnea mi preoccupava. Dovevamo trattarla a casa. Ecografia seriale. Emogas e prelievi (e in questo ringrazio gli infermieri della mia unità operativa, Pia e Giuseppe che non si sono risparmiati). Anche lossigeno a casa per salvare la mamma che è unico ossigeno per i suoi figli. Avevo davanti gli occhi di Marco, che a soli sei anni poteva rischiare di perdere la mamma e il papà per questa maledetta malattia.
La salute dei piccoli, per fortuna, reggeva. Poi Leonardo, grazie alla bravura e tenacia dei colleghi Rianimatori dellospedale San Paolo viene estubato. È stanco e defedato e ha ancora necessità di cure. Viene traferito allOspedale post-Covid di Terlizzi, dove i colleghi completano il miracolo in maniera esemplare. Oggi Leonardo è salvo. Carmela è salva, insieme ai suoi figli, compreso Marco che si è sempre fatto visitare come un ometto. Abbiamo commesso tanti errori ma abbiamo anche scritto pagine di buona sanità. Ne è valsa ancora la pena. Oggi mamma, papà e figli tornano insieme. Insieme, il COVID19 si può vincere.