La Regione Puglia e l’associazione Panunzio si sono costituite parte civile nel processo cominciato ieri, dinanzi alla Corte d’assise di Foggia, a carico dei quattro giovani accusati dell’omicidio di Francesco Traiano, il titolare del bar “Gocce di Caffè” morto il 9 ottobre scorso dopo essere rimasto gravemente ferito durante una rapina compiuta il 17 settembre all’interno del suo locale.
Per il delitto vennero arrestati dalla polizia il 25 febbraio scorso Antonio Bernardo, di 24 anni, Christian Consalvo e Antonio Tufo, di 21, e un diciassettenne accusato di aver materialmente colpito a morte la vittima e che viene ora giudicato dal Tribunale per i minorenni di Bari. Fu arrestato, con l’accusa di favoreggiamento anche Simone Pio Amorico, di 22 anni. Nel corso dell’udienza la difesa ha nuovamente presentato istanza di rito abbreviato per i quattro imputati, richiesta già rigettata dal giudice dell’udienza preliminare.
Si torna in aula il prossimo 9 luglio. Nel processo sono già costituiti parte civile i familiari della vittima, il Comune di Foggia e la Camera di Commercio. Il pomeriggio della rapina il 17enne, Tufo e Bernardo fecero irruzione nel locale, mentre Consalvo rimase all’esterno alla guida dell’auto. I tre erano tutti a volto coperto con passamontagna e solo il 17enne impugnava un coltello. Stando a quanto ricostruito dall’accusa proprio quest’ultimo si avventò contro la vittima colpendola ripetutamente al volto e continuando a sferrare calci anche quando la vittima era accasciata al suolo. Amorico è invece accusato di aver prelevato con un’auto, da una località di campagna, il 17enne e Consalvo dopo la rapina.