Sono state affidate agli uomini della Capitaneria di Porto le indagini, coordinate dalla procura di Foggia, sulla bambina di 12 anni annegata ieri mentre stava facendo un bagno a Vieste. In mattinata la ragazzina, che vive tra Vieste e Ischitella dove risiedono la madre e il padre, aveva deciso con due cugini di 8 e 10 anni di fare un bagno nella baia di Marina Piccola e di raggiungere l’isolotto di Sant’Eufemia. Un tratto di mare, hanno spiegato dalla Guardia Costiera, peraltro interessato da un divieto di navigazione e balneazione, e che anche in condizioni normali presenta una forte risacca che rende difficoltosa l’attività natatoria.
I tre, nonostante il mare non fosse calmo, si sono gettati in acqua e dopo qualche bracciata hanno capito subito di essere in difficoltà. I due cuginetti sono stati tratti in salvo da un motoscafo mentre della ragazzina nessuna traccia: sarebbe stata trasportata dalla forte corrente e non è riuscita a mettersi in salvo. La Capitaneria di Porto, dopo l’allarme, ha disposto il piano di ricerca in mare e lungo il litorale costiero con pattuglie a terra, che ha coinvolto anche la polizia locale e i carabinieri.
In mare, invece, è stata inviata una unità appositamente predisposta per la ricerca e soccorso, coordinando l’intervento di altre imbarcazioni e natanti di cittadini che hanno voluto partecipare alle ricerche. Sul posto sono giunti anche due elicotteri, uno da Bari e uno da Pescara, e il nucleo sommozzatori dei Vigili del fuoco di Taranto. Il corpo della dodicenne è stato trovato nel pomeriggio tra gli scogli di Marina di Vieste e subito trasportato al porto dove i medici del 118 hanno effettuato tutte le manovre di primo soccorso. Per la ragazzina però non c’è stato nulla da fare. Le indagini ora dovranno ricostruire con esattezza la dinamica di quanto avvenuto e, soprattutto, capire se i la ragazzina e i suoi due cuginetti fossero da soli a fare il bagno.