Il gip del Tribunale di Potenza Antonello Amodeo ha disposto la scarcerazione del poliziotto Filippo Paradiso, coinvolto nell’indagine della Procura lucana su presunte vicende di corruzione legate anche all’ex Ilva di Taranto, che l’8 giugno scorso ha portato in carcere lo stesso Paradiso, l’avvocato Piero Amara e all’obbligo di dimora l’ex procuratore di Trani e Taranto Carlo Maria Capristo.
Il giudice ha accolto l’istanza dei difensori di Paradiso, gli avvocati Michele Laforgia e Gianluca Tognozzi, ritenendo attenuate le esigenze cautelari e sostituendo la misura del carcere con gli arresti domiciliari. Paradiso ha già lasciato il carcere militare di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) ed è ai domiciliari nella sua casa di Modugno (Bari). Nelle scorse settimane il gip aveva già disposto la scarcerazione anche per Amara, sostituendo nel suo caso la detenzione in cella con l’obbligo di dimora.
Nell’inchiesta sono coinvolti e sottoposti a misure cautelari anche l’avvocato di Trani Giacomo Ragno (tuttora agli arresti domiciliari) e l’ex consulente Ilva Nicola Nicoletti (obbligo di dimora).