I docenti dell’Università di Foggia coinvolti nell’inchiesta della Guardia di finanza denominata “Dare” sono stati assolti “con formula piena perché il fatto non sussiste”. Lo rende noto l’ateneo foggiano che, in una nota, specifica come la sentenza emessa del gup del tribunale di Foggia, Domenico Zeno, dia “ragione dell’operato in piena regola di quanti sono stati implicati nell’annosa vicenda”.
I fatti risalgono a quattro anni fa quando due professori, Alessandro Del Nobile e Diego Centonze, segnalaro presunte anomalie nell’impiego dei fondi del ministero dell’Istruzione e dell’Università destinati alla ricerca ma utilizzati, secondo i due, per altri scopi. “Abbiamo sempre avuto fiducia nell’operato della magistratura e quindi accogliamo con grande gioia questa sentenza che restituisce serenità a quanti sono stati coinvolti in questa storia a dir poco surreale”, dichiara il rettore dell’Università degli studi fi Foggia Pierpaolo Limone evidenziando che “ciò che colpisce particolarmente è il fatto che sono stati sconfessati su tutti i fronti i denuncianti: le loro accuse erano infondate e ingiuste. Si restituisce, pertanto, piena dignità all’operato pulito che ha caratterizzato e caratterizzerà sempre questo Ateneo e coloro che vi lavorano”. Per il pro rettore Agostino Sevi “era assurdo pensare che progetti di ricerca che hanno dato opportunità di lavoro a tanti nostri giovani e tante nuove opportunità alle nostre imprese venissero pretestuosamente dipinti come occasione di malaffare”.