Indagine per usura a Trani, le intercettazioni: “Ti scanno come un agnello, mi porto i tuoi figli”

”Tu lo stai prendendo come un giocherello, questo fatto, non hai capito che il problema è serio, il problema è serio, non scherzare con me. Ti sto avvisando, mi stai facendo salire la pressione… che io vengo a casa tua e me la prendo con i tuoi figli, me li porto. Ti scanno come un agnello, non scherzare con me”.

Sono alcune delle intercettazioni delle indagini della Guardia di finanza, coordinata dalla Procura di Trani, che hanno portato all’arresto di un 53enne di Cerignola (Foggia), arrestato in flagranza di reato per il reato di usura aggravata e continuata. L’inchiesta è stata denominata ”Raddoppio”. Gli inquirenti, dopo la denuncia di un imprenditore di Trani, hanno attivato intercettazioni e pedinamenti.

In conversazioni telefoniche, generalmente in dialetto, sono state captate delle minacce gravi per l’incolumità della vittima e dei suoi familiari. Intimidazioni con cui l’usuraio teneva sotto scacco l’imprenditore di Trani che non riusciva a estinguere il debito contratto nel tempo con vari prestiti, a causa degli elevati tassi usurari, 180 per cento su base annua.

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