“È necessario apprestare tempestivamente tutti gli strumenti organizzativi necessari, quanto alla individuazione e predisposizione degli spazi scolastici e adeguare i trasporti”. È quanto sostengono i genitori pugliesi dell’associazione Priorità alla scuola e del comitato per il diritto alla salute e all’istruzione nella lettera diffida indirizzata al governatore Michele Emiliano, al presidente del consiglio dei ministri, Mario Draghi, e al dirigente dell’ufficio scolastico regionale per la Puglia, e per conoscenza al garante per l’infanzia e l’adolescenza.
“La regione Puglia è stata più che mai sacrificata a causa delle ordinanze che consentivano la didattica a scelta, laddove le altre regioni si limitavano a disporre rientri e riaperture per tutti. Un unicum, quello pugliese, che ha penalizzato tutti: studentesse e studenti, docenti e genitori”, si legge nella missiva di cui LaPresse ha preso visione.
“La didattica a distanza ha provocato enormi danni a ragazze e ragazzi, alle loro conoscenze (come mostrano i disastrosi dati Invalsi appena pubblicati) e al loro equilibrio psico-fisico (altro elemento ormai accertato, che tuttavia si preferisce ignorare). Per non parlare degli abbandoni scolastici: da moltissimi anni l’Italia è tra le maglie nere in Europa: recentemente due indagini (Sant’Egidio e Ipsos) hanno aggiornato il dato alle conseguenze della pandemia, stimando la perdita di oltre 200 mila bambini e ragazzi tra settembre 2020 e gennaio 2021″.”In difetto le sottoscritte e i sottoscritti si riservano di agire in ogni sede giudiziale, civile e penale, per la responsabilità anche personale, oltre che istituzionale e politica, dei danni arrecati, da imputare a tutti coloro che abbiano omesso atti doverosi”, è scritto alla fine della lettera.