In una nota Acciaierie d’Italia rende noto che il Tar del Lazio ha accolto “sia il ricorso introduttivo, sia i successivi due ricorsi per motivi aggiunti presentati dalla società contro i decreti pubblicati dal ministero della Transizione ecologica nei mesi scorsi in merito ai tempi di completamento della prescrizione di chiusura dei nastri trasportatori e delle torri dello stabilimento di Taranto”.
Il ministero, ricostruisce la società, “aveva accolto solo parzialmente le richieste di adeguamento dei tempi di attuazione della prescrizione proposti dalla società, nonostante le Conferenze dei servizi istruttoria del 27 novembre 2020 e decisoria del 16 dicembre 2020 avessero invece ritenuto congrua e ragionevole la tempistica proposta da Acciaierie d’Italia, tenuto correttamente conto degli inevitabili rallentamenti delle attività dovuti alla pandemia da Covid19”.
“Gli interventi oggetto della prescrizione -conclude la nota- sono stati nel frattempo conclusi dalla società entro il 31 luglio 2021, nel pieno rispetto delle tempistiche tecniche ritenute congrue anche dal Tar Lazio”.