Una diffida a ritirare l’ordinanza regionale del 6 agosto scorso per sopperire alla carenza di medici nei pronto soccorso (e la conseguente nota attuativa della Asl di Brindisi dell’11 agosto) è stata trasmessa al Dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia e al direttore generale della Asl di Brindisi dalle segreterie regionali dei sindacati Smi, Snami, Simet, Cgil Pd Medici e Ugs Medici. “Laddove fosse effettivamente accertata una carenza organica all’interno di ben individuati pronto soccorso – dicono – la contribuzione” dei medici di medicina generale “non potrà che essere su base volontaria e decisamente temporanea”.
I sindacati “contestano il provvedimento regionale poiché esso risponde all’esigenza di fare fronte alla dichiarata carenza di personale medico di pronto soccorso e non a circostanze imprevedibili ed urgenti che, sole, potrebbero giustificare l’esercizio del potere di ordinanza”.
“Non vorremmo che l’utilizzo del potere di ordinanza – dicono – abbia avuto la finalità di scavalcare qualunque confronto con le organizzazioni sindacali”, e quindi invitano Regione e Asl di Brindisi “a ritirare i provvedimenti e a convocare immediatamente il Comitato regionale il quale dovrà prendere atto dell’esigenza di non distogliere i medici dell’assistenza primaria dalle loro ordinarie attribuzioni”.