Coldiretti Puglia: “Persi in 7 giorni oltre 14 milioni di metri cubi di acqua”

In una settimana i bacini idrici pugliesi hanno perso più di 14 milioni di metri cubi di acqua e i danni provocati al settore agricolo dai quattro mesi di siccità si aggirano attorno ai 70 milioni di euro. È la stima di Coldiretti Puglia sulla base dei dati resi noti dall’osservatorio dell’Anbi, l’Associazione nazionale consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue. Secondo quanto rilevato da Coldiretti i pozzi freatici sono vuoti mentre per gli artesiani il rischio è l’estrazione di acqua salmastra.

Da qui, la necessità di puntare alla transizione verde per risparmiare il 30% di acqua per l’irrigazione, diminuire il rischio di alluvioni e frane, aumentare la sicurezza alimentare dell’Italia, garantire la disponibilità idrica in caso di incendi, migliorare il valore paesaggistico dei territori e garantire adeguati stoccaggi per le produzioni idroelettriche green in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni dell’Unione europea per il 2030.

Le proposte dell’associazione agricola sono racchiuse in un progetto ideato, ingegnerizzato e poi condiviso con Anbi, Terna, Enel, Eni e Cassa depositi e prestiti con il coinvolgimento anche delle Università. Per il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, l’attuale scenario regionale “impone di sfruttare al meglio tutte le risorse messe a disposizione della programmazione degli interventi idrici e di riassetto del territorio nei prossimi anni, perché è andata persa finora l’opportunità di ridisegnare politica irrigua e di bonifica integrale in Puglia”.

Coldiretti chiede anche di “reinserire nel Pnrr il miliardo di euro per le forestazioni pedecollinari e i 500 milioni per la digitalizzazione delle reti idriche che migliorerebbero la condizione soprattutto di territori difficili, invertendo la tendenza al loro abbandono, riducendo il divario fra aree del Paese, grazie all’insediamento di nuove attività produttive”.

Promo