Prima udienza in aula bunker presso il carcere leccese di borgo San Nicola davanti alla Corte d’Assise, per Salvatore Carfora, 38 anni di Torre Annunziata, responsabile dell’omicidio di Sonia di Maggio, 29 anni.
La ragazza fu uccisa con 31 coltellate la sera del 1 febbraio scorso mentre camminava per strada con un amico a Specchia Gallone, frazione di Minervino di Lecce. L’imputato non è comparso in aula, attraverso il suo legale aveva chiesto di essere giudicato con rito abbreviato, domanda rimasta inevasa perché i riti speciali non sono previsti per reati punibili, come nel suo caso, con la pena dell’ergastolo.
L’uomo lascia la Campania per raggiungere il Salento, dove la sua ex si era rifugiata in casa di un amico, utilizzando mezzi pubblici. La vittima aveva già subito vessazioni e minacce causate dalla gelosia dell’uomo che a lungo le aveva negato la sua vera identità e le aveva negato anche il suo passato di detenuto.