Ex Ilva, l’Unione Europea risponde all’associazione Genitori Tarantini. “Esamineremo studio su emissioni”

“Come indicato dalla presidente Ursula von der Leyen e dal vicepresidente esecutivo Frans Timmermans nella risposta da voi citata, i servizi della Commissione concordano sulla priorità che va sempre data alla salute umana, come riconosciuto anche dalla Corte Europea del Diritti Umani (Cedu) nella sua sentenza del 24 gennaio 2019. Abbiamo quindi chiesto alle Autorità italiane di fornirci copia integrale dello studio da voi citato, nell’ambito della rendicontazione sul caso Ilva la cui prossima scadenza è fine dicembre 2021, e sarà nostra cura esaminarlo con attenzione”.

Lo scrive il capo unità della Direzione generale Ambiente di Bruxelles, Ion Codescu, in una risposta alle lettera inviata il 6 novembre scorso dall’associazione Genitori tarantini Ets alla Commissione europea che invocava attenzione “su un nuovo studio, condotto dalla Sima (Società Italiana di Medicina Ambientale) con il supporto dell’Università di Bari e la collaborazione del Comune di Taranto” in merito alle conseguenze sanitarie delle emissioni dello stabilimento ex Ilva.

“Non sappiamo quali siano i limiti di azione della Commissione -commenta l’associazione Genitori Tarantini- ma noi continuiamo a provarle tutte, in Italia, in Europa e all’Onu”.

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