Serve una stretta per pagare i risarcimenti agli agricoltori che hanno perso il patrimonio produttivo a causa della Xylella nei 121 comuni delle province di Lecce, Brindisi e Taranto, scongiurando che vadano persi. È quanto sollecita Coldiretti Puglia che chiede alla Regione Puglia e ad ARIF di accelerare la spesa di risorse che gli agricoltori salentini aspettano da anni.
Si tratta di liquidare 53 milioni di euro per le due annualità 2018 e 2019 delle indennità compensative riconosciute agli agricoltori per la grave calamità causata dalla Xylella fastidiosa, risorse da liquidare alle aziende agricole ricadenti in 4 comuni della provincia di Taranto, 20 della provincia di Brindisi e 97 in provincia di Lecce.
La domanda di indennità compensativa è stata inoltrata entro gennaio 2021 dai CAA e dai tecnici abilitati attraverso l’EIP, il portale regionale degli aiuti in agricoltura e le risorse saranno liquidate da ARIF, a cui la Regione Puglia ha affidato l’attività amministrativa, in deroga a quanto previsto dall’art. 1 della legge regionale 11 maggio 1990, n. 24, in materia di interventi conseguenti a calamità naturale da Xylella fastidiosa finalizzata a garantire alle imprese agricole e alle aziende vivaistiche non agricole il diritto di accesso tempestivo ai fondi.
A distanza di 11 mesi dalla chiusura delle domande di aiuto sul portale EIP, “si è persa traccia di esito delle istruttorie dell’ARIF e della liquidazione stessa delle risorse”. Il Decreto attuativo relativo alle indennità compensative, l’art. 9 del Piano di rigenerazione olivicola da 300 milioni di euro, contempla le annualità 2017, 2018 e 2019, ma il provvedimento -dopo ampio pressing di Coldiretti Puglia- ha ricompreso anche l’annualità 2016, per cui è stato possibile utilizzare il regime di esenzione del 2015, utilizzando parte delle risorse del Piano per le calamità e destinandole agli interventi compensativi.