I provvedimenti che hanno portato alla individuazione e all’arresto dei componenti dellassociazione mafiosa operante nel comprensorio garganico di Manfredonia, Mattinata, Monte SantAngelo (fraz. Macchia) e Vieste, scaturiscono da unindagine del R.O.S., da cui emergono gravi indizi a carico di Matteo Lombardi e Pasquale Ricucci quali figure di vertice (capi) del clan (Ricucci ucciso l11 novembre 2019) e di Pietro La Torre U Muntaner, gravemente indiziato di rivestire il ruolo di organizzatore con funzioni di raccordo tra i vertici e le diverse articolazioni territoriali e di coordinamento delle attivita? svolte dal sodalizio.
Secondo limpostazione accusatoria accolta dal gip, lorganizzazione avrebbe natura mafiosa, fondata essenzialmente sul vincolo familiare tra i vertici del sodalizio criminale, grazie ad una fama criminale acquisita per avere rivestito nel tempo un ruolo di primo piano nel percorso evolutivo della mafia garganica e protetti da una diffusa sensazione di impunita? oltre che da una generalizzata condizione di assoluto assoggettamento ed omerta?.
I componenti dellodierna associazione mafiosa, dopo gli esiti del processo Iscaro-Saburo, risultano aver consolidato la capacita? di controllo egemonico del territorio, sviluppando e strutturando ulteriori legami con esponenti del territorio, in particolare di Mattinata, quali Francesco Pio Gentile detto Rampino (cugino di primo grado dei fratelli Romito), Antonio Quitadamo, Francesco Notarangelo e Francesco Scirpoli, estendendo il comparto territoriale di competenza sino a Vieste, attraverso Marco Raduano, Danilo Della Malva (pentito di recente) e Giuseppe Della Malva.
Proprio il controllo della citta? di Vieste, attesa la sua rilevanza strategica nellambito del narcotraffico, e? diventato un obiettivo primario del suddetto sodalizio, generando una feroce contrapposizione armata, con la consumazione secondo gli indizi raccolti di oltre 20 gravissimi fatti di sangue negli ultimi cinque anni.