Sono in totale otto le persone indagate dalla Procura di Roma nell’ambito dell’indagine sulla maxifrode sui bonus fiscali nell’edilizia che ieri ha portato ad un sequestro urgente di oltre 1 miliardo di euro. Nei loro confronti vengono contestati, a vario titolo, i reati di truffa e fattispecie tributarie.
In uno dei provvedimenti, eseguiti dalla Guardia di Finanza, i pm scrivono che il “procedimento nasce dalla comunicazione di notizia di reato trasmessa dall’Agenzia delle Entrate lo scorso 13 dicembre, nel quale si evidenziano gravi indizi della commissione di reati tributari, realizzati avvalendosi della normativa sulla cessione dei crediti di imposta e in più in particolare consistenti nella creazione e cessione di crediti di imposta inesistenti, con conseguente realizzazione di profitti illeciti, già avvenuta, per centinaia di milioni di euro”.
Per quanto riguarda le esigenze per i pm di piazzale Clodio “sussistono ragioni di urgenza correlate alla necessità che si ponga fine alle negoziazioni/transazioni, compiutamente descritte dall’Agenzia delle Entrate, evitando che terzi ignari possano acquisire la disponibilità attraverso transazione e pagamenti informatici rapidi ed di ingente ammontare”. Le societa’ interessate dall’indagine hanno sede a Roma e altre in Puglia, in particolare in provincia di Foggia.