Agenti penitenziari aggrediti nelle carceri di Trani e Bari, la denuncia del sindacato Fs-Cosp

Il lavoro della Polizia Penitenziaria non è mai stato facile, ammettiamolo, per di più, se ci metti anche gli onori degli ultimi episodi di cronaca che hanno visto alla ribalta quanto è accaduto a Santa Maria Capua Vetere, il quadro che ti fai non è tra i migliori. Però, esiste un però, e sono i mali che affliggono la categoria tra l’altro ben noti come sono note le “assenze” dello Stato che fanno del comparto della Penitenziaria la cenerentola dei servizi della P.A.

Per esempio non sono mai abbastanza note le vicende giornaliere, umane e professionali, degli uomini e donne della Penitenziaria che ogni santo giorno devono affrontare sul posto del lavoro per tenere a bada una popolazione carceraria affollatissima con penitenziari che sono allo stremo e con scarso personale.
Per cui a chi vuoi che interessi se finisci in ospedale il giorno di Natale perché hai dovuto domare una rissa tra detenuti o subire la semplice e vile aggressione . A chi vuoi che importi. Non fa notizia.

Tuttavia le aggressioni e i dileggi subiti agli Agenti della Polizia Penitenziaria nel 2021 portano il conto a circa 4.000 feriti. Un anno funesto per il Corpo.

Abbiamo interpellato Domenico Mastrulli Segretario Generale Nazionale FS-COSP per chiarire come stanno le cose e il quadro che ne esce è nero, denuncia Mastrulli: «Una Vigilia di Natale movimentata. I nostri Agenti della Polizia Penitenziaria, nel penitenziario di Trani e Bari, dove sono ospitati i detenuti psichiatrici, sono stati aggrediti, insultati, minacciati tanto che qualcuno ha dovuto ricorrere alle cure sanitarie. I detenuti sono andati in scena sbarrando la strada della non violenza operata dai “Penitenziari” , dando spazio alle aggressioni fisiche minando la serenità degli operatori in servizio. Un nostro iscritto al sindacato il FS-COSP, un Assistente Capo Coordinatore della Polizia Penitenziaria, ha dovuto passare alcune ore sotto le cure sanitarie per accertamenti per aver fatto il proprio dovere.

Tanto per chiarire -aggiunge Mastrulli-, sappiate che dal 2001, con la chiusura degli ospedali psichiatrici e la trasformazione della sanità penitenziaria in quella Asl regionale, il sistema carcere non ha retto anzi è crollato sotto i colpi violenti di questo soggetti oramai padroni delle carceri. Ci sono penitenziari privi di psicologo, psichiatra e personale specializzato per la “gestione” dei “psichiatrici” . e tutto è lasciato sulle spalle e sulla “pelle” degli Agenti della Polizia Penitenziaria, già in sotto organico nazionale di 18.009 unità in Puglia 1.090 unità -conclude Mastrulli-. Per tutti è Natale meno che per noi poveri dimenticati Poliziotti che per 1 400.00 euro rischiamo la vita il rinnovo CCNL del 23.12.2o21 firmato a Roma con il Governo dopo tre anni di vuoto contrattuale offre soli 135 euro lordi a regime e la scadenza di quel CCNL al 31/12/2o21 una vera beffa di stato».

Da qualunque lato lo si guardi il bicchiere è sempre mezzo vuoto.

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