Xylella, arriva la cura a distanza degli ulivi. Manager inglese ne adotta 100 piantati a Carpignano

Adottare un albero di ulivo per aiutare la rigenerazione delle zone colpite da Xylella. È l’obiettivo dell’associazione Olivami nata per dare nuova vita alle zone depresse e aiutare la produzione di olio di qualità. La prima richiesta di adozione è arrivata dall’Inghilterra: un manager che è solito trascorrere le vacanze in Salento, ha chiesto di poter seguire a distanza, giorno dopo giorno, la rinascita di 100 alberi piantati a Carpignano salentino.

“Per ogni ulivo adottato -spiega il presidente di Olivami Alessandro Coricciati- verrà riconosciuto ogni anno, simbolicamente, un litro di olio d’oliva Evo, che verrà spedito direttamente a casa dell’adottante, insieme a un certificato riportante la quantità di CO2 sottratta all’ambiente grazie alla riforestazione”.

“Al momento dell’adozione viene fornito un certificato riportante il nome del contadino virtuale e la localizzazione dell’albero, in modo da poter seguire concretamente la crescita della pianta -continua- chi adotta potrà partecipare alla raccolta delle olive e recarsi nella campagna dove dimora il suo albero in qualsiasi momento, alloggiando in strutture ricettive convenzionate ad un prezzo più favorevole”. Nel progetto sono coinvolti anziani contadini, depositari di saperi e tecniche agricole che “seguono con passione e speranza il percorso di Olivami e i giovani che hanno scelto di non abbandonare la terra”.

I fondi raccolti tramite l’adozione verranno devoluti direttamente agli agricoltori che fanno parte dell’associazione per supportarli economicamente sia nella piantumazione che nella conduzione dei nuovi ulivi. L’obiettivo di Olivami è ricostruire il paesaggio del Salento, restituendo tradizioni, cultura, lavoro e l’antica bellezza del territorio distrutto dal batterio Xylella e contribuire attivamente a contrastare il cambiamento climatico attraverso la piantumazione di nuovi Ulivi, che sono tra le piante con la maggiore capacità di sottrazione di CO2 dall’ambiente.

L’associazione, inoltre, si impegna a promuovere presso gli associati l’utilizzo di tecnologie innovative, dai super droni ai trattori a guida autonoma, dall’intelligenza artificiale alla consulenza degli esperti, con l’intento di favorire l’adozione di tecniche agricole 4.0 e insieme contribuire ad abbattere l’impatto ambientale della conduzione dei nuovi uliveti.

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