Troppo caldo, a Nardò vietato lavorare nei campi dopo le 12.30

Cinquecento euro di multa a chi consentirà che i braccianti lavorino nelle campagne di Nardò (Lecce) dalle 12.30 alle 16 mettendo così a repentaglio la loro salute. È quanto prevede l’ordinanza firmata dal sindaco Pippi Mellone che, a partire da lunedì prossimo e fino al successivo 31 agosto, vieta il lavoro nei campi nelle ore più calde della giornata.

Il provvedimento è connesso al progetto Worklimate di Inail e Cnr, che rende disponibile le mappe nazionali di previsione del rischio di esposizione occupazionale al caldo. Il divieto varrà nei giorni in cui la mappa del rischio indicata sul sito del progetto indicherà un livello di rischio “alto” per il territorio di Nardò in cui a causa della raccolta delle angurie e degli ortaggi si registra un significativo aumento del numero dei lavoratori impiegati nei campi spesso nelle ore più calde e dannose per la loro salute.

Il divieto, di tre ore e mezza, non pregiudica la normale giornata lavorativa per braccianti e aziende “viste le prolungate ore di luce”, precisa il Comune che adotta il provvedimento dopo che nel 2015 a Nardò un bracciante extracomunitario è morto mentre era al lavoro in campagna a temperature elevatissime.

“L’ordinanza tutela tutti i lavoratori dei campi, indipendentemente dal colore della pelle. Basta con lo sfruttamento e basta con il sacrificio della salute di tante persone a favore del profitto, c’è assoluto bisogno di un’agricoltura che sia più etica”, dichiara Mellone.

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