“Il parroco della chiesa qui sono io e ti devi rivolgere solo a me”. “O con me o contro di me”. Sono alcune delle trascrizioni delle intercettazioni relative all’inchiesta coordinata dalla procura di Foggia su alcune gare indette dall’azienda ospedaliera universitaria Ospedali Riuniti di Foggia, sfociata oggi in 4 arresti eseguiti dai finanzieri per corruzione, concussione e turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.
Le intercettazioni si riferiscono a Massimo De Santis, dirigente dell’Area Gestione Tecnica, per il quale il gip del tribunale di Foggia, ha disposto l’arresto in carcere, e sono state ritenute dall’accusa “significative dello stato di soggezione” in cui versava un imprenditore.
Secondo l’accusa, il dirigente “abusando della sua qualità di pubblico ufficiale e dei suoi poteri, avrebbe costretto il socio di una snc, operante nel settore della falegnameria, in cambio di 26 affidamenti diretti di lavori concessi nel periodo 2019-2021, ad acquistare beni e a eseguire lavori in suo favore, tra cui la ristrutturazione di vari mobili, la realizzazione di una scala retrattile, l’acquisto e il montaggio di zanzariere per le sue abitazioni di Troia, Foggia e Pineto (Teramo) per un valore di oltre 4mila euro”.