“Si dice che se alzi lo sguardo e vedi l’arcobaleno, c’é un messaggio per te. È cosi, dolce Teresa, che oggi ti sei mostrata, con quei colori. Sì, perché tu sarai sempre colore. L’arcobaleno: un ponte tra noi e l’aldilà, l’emblema della congiunzione tra cielo e terra”. Sono le parole degli amici della 43enne Teresa di Tondo alla quale oggi parenti, amici, colleghi e tanti concittadini, hanno dato l’ultimo saluto nella chiesa di San Magno a Trani.
Per qualche minuto, nel pomeriggio, si é intravisto un arcobaleno, proprio vicino alla chiesa di trani, dove sono stati officiati i funerali della donna uccisa nella sua abitazione alla periferia della città, domenica scorsa, da quattro coltellate sferrate dal compagno 52enne Massimo Petrelli, poi suicida.
“Anche se la tua esistenza é stata breve”, ha aggiunto il sacerdote, don Dino Cimadomo, durante l’omelia funebre, ricordando la vittima, “hai seminato proprio bene. Tanti sono oggi qui per dirti ‘grazie’ perché ti vogliono bene. Iniziando da tua figlia Francesca, dai tuoi genitori Peppino e Vittoria, insieme a tuo fratello Francesco, la sua sposa e tua nipote”.
All’uscita del feretro, nel piazzale antistante la chiesa, uno scroscio di applausi, lacrime e tanta commozione: “Ricorderemo per sempre il dolce sorriso e la bontà di Teresa”, dicono gli amici. “Sarà il nostro angelo”.