Sistema Trani, le sentenze. Condannati politici, funzionari comunali e ex comandante della Polizia Locale

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Con Riserbato sono stati assolti “perché il fatto non sussiste” l’allora ex vicesindaco Giuseppe Di Marzio – accusato di concussione in concorso, tentata concussione in concorso, concussione- e di turbata libertà di scelta del contraente in concorso perché “il fatto non costituisce reato”.

Assoluzione per l’ex amministratore Amiu Antonio Ruggiero mentre per l’ex consigliere comunale Nicola Damascelli è arrivata l’assoluzione per turbata libertà di scelta del procedimento di scelta del contraente in concorso e tentata concussione politica in concorso e la prescrizione per tentata induzione indebita a dare o promettere utilità e voto di scambio.

L’ex consigliere esponente nel 2014 di Forza Italia Maurizio Musci -del movimento Schittulli- invece è stato condannato a due anni e mezzo per tentata concussione in concorso con l’interdizione dai pubblici uffici e “incapace di contrattare con la pubblica amministrazione” per un anno.

Il collegio presieduto da Giulia Pavese ha inflitto le pene più pesanti per gli imputati di un secondo filone, riunito al primo che vedeva al centro l’appalto per la vigilanza degli immobili comunali aggiudicato alla società “Sicurcenter”, che aveva fatto emergere l’esistenza di una associazione che avrebbe distratto somme dalle casse del Comune con la realizzazione di un sistema che alterava le procedure contabili e interferiva nell’affidamento dei servizi comunali. Si tratta dell’ex funzionario comunale Edoardo Savoiardo condannato a 5 anni, 5 mesi e 20 giorni per peculato mentre per lo stesso reato, l’ex comandante e dirigente della Polizia locale Antonio Modugno è stato condannato a 5 anni 11 mesi e 20 giorni.

Per l’istruttore contabile dell’Ufficio ragioneria Sergio De Feudis la condanna è a 9 anni e 6 mesi. È stata inoltre disposta “una provvisionale immediatamente esecutiva pari a 50mila euro, oltre a interessi legali e rivalutazione monetaria” al Comune di Trani che si era costituito parte civile nel processo a carico degli imputati condannati che pagheranno anche le spese legali – pari a poco più di 5mila euro – sostenute dall’Ente comunale.

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