!Quello che mi è capitato ieri è un episodio triste e vigliacco. Spero che gli inquirenti riescano presto a far luce”. Lo dichiara Emanuele Losapio, ex sindaco di Trinitapoli (Barletta – Andria – Trani) all’indomani dell’incendio che ha distrutto il suo fuoristrada parcheggiato in piazza della Legalità non lontano dal murale di Falcone e Borsellino, a pochi passi dalla sua abitazione.
Le fiamme che hanno avvolto la Nissan Qashqai sono scoppiate intorno alle nove e mezza di ieri sera e non si esclude che possa avere una origine dolosa. L’ex primo cittadino ha presentato denuncia ai carabinieri che indagano su quanto accaduto aiutati anche dai filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona.
“La mia è una vicenda assurda: ho avuto gli stessi problemi di un sindaco in carica, ma senza alcuna tutela”, aggiunge Losapio. Il Comune è stato sciolto per “accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata” nel marzo dell’anno scorso. A deliberarlo è stato il Consiglio dei ministri su proposta dall’allora titolare dell’Interno Luciana Lamorgese. Losapio, eletto nel settembre 2020 era sostenuto dalla lista civica “Rinascita trinitapolese 3.0”.
“Ho sempre denunciato e continuerò a farlo nel segno della legalità. Ho fiducia nella giustizia. A brevissimo romperò il silenzio e chiarirò diversi aspetti di quanto successo in questi mesi”, annuncia. Intanto è arrivata la solidarietà di Fratelli di Italia di Trinitapoli che in un post su Facebook ha anche espresso “preoccupazione per il clima di tensione che sta vivendo questa città”.