Si terrà all’inizio della prossima settimana l’autopsia disposta per fornire elementi utili alle indagini sulle cause della morte di Michelle Baldassarre, igienista dentale di 55 anni, di cui giovedì sera è stato ritrovato il cadavere, in una contrada di campagna di Santeramo in Colle, in provincia di Bari.
Il corpo era carbonizzato, la dinamica dei fatti è ancora da ricostruire. Al momento il fascicolo d’indagine è aperto per istigazione al suicidio ma non si escludono altre ipotesi. L’area del ritrovamento del cadavere è sottoposta a sequestro preventivo. Il corpo era tra gli alberi in un appezzamento di terra, delimitato da un muretto a secco e raggiungibile da una strada di campagna, distante circa un chilometro dall’abitato. Una zona poco frequentata da automobili, anzi si trova lungo il percorso escursionistico tra Santeramo e Altamura dei camminatori.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Bari, sono condotte dai carabinieri della Compagnia di Altamura e della locale Stazione che giovedì sera hanno ricevuto una segnalazione alla centrale operativa. Un accurato sopralluogo è stato effettuato dai militari della sezione investigazioni scientifiche del Nucleo investigativo di Bari. La salma è stata prelevata dai vigili del fuoco e trasferita all’Istituto di medicina legale del Policlinico di Bari dove saranno svolti gli accertamenti autoptici.
L’episodio ha sconvolto la città di Santeramo in Colle, Comune di circa 27mila abitanti nell’entroterra murgiano della Città metropolitana di Bari. La donna viveva proprio a Santeramo.
Il sindaco Vincenzo Casone ha rivolto un appello ai concittadini. ”La nostra comunità è stata scossa da un gravissimo fatto di cronaca -ha scritto- che ha portato alla drammatica morte di una giovane donna, avvenuta in circostanze tutt’ora da chiarire, che ha destato ovviamente l’attenzione dei media locali e nazionali che sono inevitabilmente alla ricerca di notizie e informazioni che possano far luce sull’accaduto. In queste ore difficili, in cui gli inquirenti stanno svolgendo le dovute attività d’indagine e, facendomi interprete dell’appello rivolto dalla famiglia della vittima al rispetto della privacy della donna e del loro indicibile dolore, chiedo a tutta la nostra comunità, sempre attenta e sensibile, di rimanere in silenzio e attesa, finché la terribile vicenda assuma contorni più chiari e definiti. Questo, tuttavia, non ci esime – ha concluso – dal poterci stringere idealmente alla famiglia con il più sincero cordoglio e solidarietà. Il tempo per riflettere sull’accaduto ci sarà quando verrà ripristinata la verità dei fatti”.