Vino, a Porto Cesareo si affinerà nei fondali marini. Al via il progetto delle “cantine sottomarine”

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Al via a Porto Cesareo, nel Leccese, il progetto delle cantine sottomarine, che prevede l’affinamento dei vini in contenitori immersi nei fondali dello Jonio. A Porto Cesareo si trova una delle aree marine protette più importanti d’Europa. Qui, a breve, saranno depositate in via sperimentale due ceste con ingombro massimo di 1,50×1,50×1,50 metri ognuno, su richiesta di una nota cantina vitivinicola del territorio.

La giunta comunale ha autorizzato la pratica sperimentale, che potrà essere estesa, su richiesta, ad altre aziende. Ognuna potrà essere autorizzata ad immergere massimo due ceste che dovranno avere una targhetta con indicazione dell’azienda titolare. La concessione demaniale durerà un anno; le ceste potranno essere posizionate solo nella zona C dell’area marina protetta, previo parere del consorzio, e le bottiglie di vino dovranno contenere la dicitura “affinata nell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo”.

“Non abbiamo vigneti e cantine su Porto Cesareo -spiega la sindaca Silvia Tarantino- ed é per questo che ancora più straordinario é il legame con il territorio salentino, tra terra e mare attraverso la valorizzazione di tutte le risorse. Siamo un comune a forte vocazione turistica e che la pratica delle cantine sottomarine potrebbe contribuire ad aumentare l’attrattività del territorio”.

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