“Indignata e arrabbiata”, sorella di una delle vittime del disastro ferroviario commenta la riapertura della tratta Corato-Andria

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“La tratta ferroviaria Corato-Andria con la fine dei lavori di ammodernamento riapre al traffico ferroviario dopo il disastro del 12 luglio 2016. Se 7 anni fa la sicurezza fosse stata messa al primo posto e rispettata, oggi non saremmo qui a piangere tanti morti innocenti. Per me quel tratto ferroviario non dovrebbe riaprire più, ma questo è impossibile, credo che almeno sarebbe stato opportuno revocare la concessione alla società Ferrotramviaria”. Lo afferma in una nota Anna Aloysi, presidente di una associazione che ricorda la tragedia dell’incidente ferroviario sul percorso Andria-Corato del 12 luglio 2016, quando morirono 23 passeggeri e ne rimasero feriti altri 50, e sorella di Maria Aloysi, una delle vittime della tragedia.

La donna si dice “indignata ed arrabbiata. Io non prenderò mai più quel maledetto treno -promette- i ricordi sono dolorosi e mia sorella Maria non c’è più. Ho solo versato tante lacrime e la mia vita è finita per sempre. La giustizia viaggia, invece, ancora molto lenta -spiega Aloysi-, il processo è ancora in corso e si spera arrivi una sentenza giusta per onorare il sacrificio dei nostri cari. Solo chi ha vissuto il mio stesso dolore può capire cosa si prova”. 

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