L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale ha pubblicato l’avviso per la manifestazione di interesse per il completamento dell’infrastrutturazione portuale mediante banchinamento e realizzazione della retrostante colmata tra il pontile Petrolchimico e Costa Morena Est nel porto di Brindisi, la cosiddetta “cassa di colmata”.
L’appalto rientra nel quadro economico dell’opera a valere sul Programma di interventi infrastrutturali in ambito portuale sinergici e complementari al Piano Nazionale di ripresa e resilienza, per un importo di circa 43 milioni di euro. “Si tratta della somma più rilevante di procedure d’appalto avviate in un porto nel sud Italia, dopo Palermo”, sottolinea l’ente portuale.
“È la regina di tutte le opere, senza la quale non potremmo avviare le azioni programmate per imprimere una svolta epocale allo sviluppo infrastrutturale dello scalo brindisino”, dice il presidente Ugo Patroni Griffi. “Un intervento storico e troppo a lungo atteso inserito, dal Governo nel piano delle 15 opere ritenute indispensabili per il sistema Paese, per le quali servono tempi di realizzazione certi e ristretti”, aggiunge.
“In tal senso si è indirizzato il fondamentale apporto dato alla procedura dal sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Tullio Ferrante, e dall’onorevole Mauro D’Attis con l’obiettivo di avviare e concludere, sull’esempio del modello Genova, un’opera che ci consentirà di procedere speditamente con il dragaggio del porto e di realizzare nuovi accosti per traghetti e navi da crociera a Sant’Apollinare”, conclude.