Sanità e “viaggi della speranza”, nel 2020 la Puglia ha speso 230 milioni per mobilità passiva

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Nel 2020 in Puglia il saldo tra mobilità passiva sanitaria e mobilità attiva è stato negativo e pari a -124 milioni. Lo rileva il monitoraggio della fondazione Gimbe sui cosiddetti “viaggi della speranza”, gli spostamenti dei cittadini dalla propria regione di residenza ad altre regioni per curarsi.

Nel 2020, secondo Gimbe, la Puglia ha incassato crediti per 106 milioni, collocandosi al nono posto ma ha speso circa 230 milioni per pagare le cure dei propri cittadini, posizionandosi al quarto posto. La Puglia rientra quindi nella fascia delle Regioni con “saldo negativo rilevante”.

L’83,4% del totale del saldo passivo si concentra in sei regioni, tra cui Puglia e poi Campania, Lazio, Sicilia, Abruzzo e Basilicata. Il saldo pro capite pugliese per la mobilità sanitaria è ovviamente negativo, -32 euro. Inoltre, il 71,5% del valore totale della mobilità sanitaria attiva della Puglia è garantito dalle strutture private, Puglia seconda dopo il Molise. 

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