Ex Ilva, i sindacati divisi su rinnovo della cassa integrazione straordinaria. Firmano solo alcuni 

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I sindacati metalmeccanici si dividono sul rinnovo per un altro anno della cassa integrazione straordinaria in Acciaierie d’Italia, ex Ilva. La cassa riguarda 3 mila addetti, di cui 2.500 a Taranto. Hanno firmato oggi pomeriggio l’intesa, in collegamento col ministero del Lavoro, Fim Cisl, Fiom Cgil, Ugl e Fismic. Non hanno firmato Uilm e Usb, per le quali l’accordo formulato non offre garanzie sull’esclusione degli esuberi e sul rientro in produzione del personale di Ilva in amministrazione straordinaria, anch’esso in cassa integrazione.

La Uilm é il primo sindacato nell’ex Ilva di Taranto e l’Usb il terzo in base alle elezioni di un mese fa per il rinnovo delle rsu. Fim e Fiom sono invece la seconda e quarta organizzazione della fabbrica. Il dissenso di Uilm e Usb si era palesato già da alcuni giorni. Le trattative col ministero erano riprese due giorni fa, interrotte in nottata e riavviate ieri in tarda mattinata.

La prima annualità della cassa straordinaria in AdI si é conclusa ieri ed ha riguardato gli stessi numeri di forza lavoro proposti per il rinnovo, cioè 3 mila unità complessive di cui 2.500 a Taranto. 

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