Sventato il tentativo di una donna che, durante il colloquio con un parente detenuto nel carcere di Taranto, ha tentato di introdurre all’interno dell’Istituto penitenziario un cospicuo quantitativo di droga, da parte degli agenti della Polizia penitenziaria addetti al controllo dei detenuti e dei visitatori.
Onde prevenire episodi di immissione illecita di sostanze stupefacenti nella Casa Cicondariale di Taranto – come già attestato da precedenti analoghi -, i poliziotti penitenziari sono costantemente allerta per scongiurare simili accadimenti, e proprio nelle ultime ore hanno soppresso il tentativo da parte di una donna di foraggiare di stupefacenti un suo familiare recluso nel carcere del capoluogo jonico, inducendola in manette.
Nel corso di un colloquio frontale con un parente avvenuto nel primo pomeriggio di ieri, il personale addetto al controllo sui colloqui intercorrenti tra i detenuti ed i propri congiunti, hanno “beccato” una donna che, approfittando della prossimità fisica con il recluso, voleva cedergli celatamente un massiccio quantitativo di droga, ma il tentativo è stato vanificato e bloccato prontamente dall’opera di controllo dei poliziotti.
Colta in flagranza di reato, la donna è stata arrestata e la droga rinvenuta in suo possesso, requisita e sottoposta a sequestro.
Parole di apprezzamento sono giunte dal direttore della Casa Circondariale di Taranto, Luciano Mellone, e dal Dir. Agg. comandante del reparto, Elena Vetrano, che in una nota stampa esprimono la loro piena soddisfazione per lo zelo dimostrato nell’espletamento della loro mansione dal personale di Polizia penitenziaria in servizio nell’Istituto detentivo jonico “che malgrado le criticità legate alla carenza di personale, nonché, al costante sovraffollamento della popolazione detenuta, riesce ad esprimere quotidianamente altissime doti professionali, con abnegazione e non comune senso del dovere”.