Telefoni e droga portati in carcere da una infermiera a Foggia, la Asl: “Sarà licenziata”

Il direttore generale della Asl di Foggia, Antonio Nigri, ha dato “immediate indicazioni” di “sospendere dal servizio e di avviare l’iter per il licenziamento” dell’infermiera arrestata ieri dalla polizia penitenziaria all’ingresso del carcere di Foggia mentre cercava di introdurre otto tra microtelefoni e smartphone e circa 200 grammi di hascisc. Lo comunica la Asl.

“La direzione strategica – è detto nella nota – ringrazia la direzione dell’istituto penitenziario, la polizia penitenziaria e la Procura per l’intenso lavoro investigativo protrattosi anche nel periodo di festività, ed esprime massima fiducia nell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine alle quali assicura la massima collaborazione”.

“Il rammarico -dichiara Nigri- è che questi comportamenti illeciti da cui prendiamo le distanze rischiano di gettare fango su tanti nostri infermieri professionisti, uomini e donne, che prestano servizio con abnegazione e dedizione, lavorando accanto alle persone malate. A loro va il nostro sentito ringraziamento”.

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