L’ex giudice di Bari con l’arsenale da guerra in casa, perizia psichiatrica per lui dal Tribunale

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La Corte d’appello di Lecce, presidente Vincenzo Scardìa, ha nominato il perito che dovrà valutare se l’ex gip di Bari Giuseppe De Benedictis soffre, come sostengono i suoi legali, avvocati Saverio Ingraffia e Gianfranco Schirone, di un disturbo psichico riconducibile ad un “iper accumulo in un paziente monomaniacale con conseguente grave menomazione della capacità di autodeterminarsi”. Il perito nominato è Serafino De Giorgi, direttore del Dipartimento di salute mentale dell’Asl Lecce. Il conferimento dell’incarico è avvenuto questa mattina nel corso dell’udienza.

Il processo per la detenzione e traffico di armi, munizioni ed esplosivi, anche da guerra, è stato aggiornato al 9 giugno quando De Giorgi riferirà in aula sulle conclusioni della perizia, a cui prenderà parte il consulente della difesa, professor Felice Carabellese, criminologo e psichiatra forense del Policlinico universitario di Bari. Con De Benedictis è imputato l’imprenditore agricolo Giuseppe Tannoia di Andria che aveva fornito all’ex giudice un deposito per custodire le armi.

Per il pg, invece, De Benedictis avrebbe sofferto di “una passione ossessiva, insana che non esclude una sana imputabilità”, quindi non ha mai perso la lucidità. Il pg nelle scorse udienze ha chiesto ai giudici della Corte d’appello di Lecce di confermare le condanne di primo grado (con rito abbreviato) a 12 anni e otto mesi di reclusione per entrambi. 

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