Matrimonio con truffa, il salentino Gregory Inglese patteggia 10 mesi. Aveva raggirato una donna friulana

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Davanti al giudice del Tribunale di Pordenone, ha pattegiato 10 mesi di reclusione Gregory Inglese, 49 anni di Sannicola Salentino, per le accuse di truffa e sostituzione di persona. 

La vicenda riguarda una falsa promessa di matrimonio che si sarebbe appunto rivelata una truffa per intascare soldi. I fatti furono raccontati l’anno scorso dalle cronache locali della provincia friulana quando emerse la notizia del rinvio a giudizio. Di seguito l’articolo de ilgazzettino.it pubblicato il 23 marzo 2022.

Si erano conosciuti per caso in un locale in Slovenia. Lui salentino dalla bella parlantina, lei friulana timida e riservata. Fece breccia nel cuore, le disse di essere innamorato, di amarla profondamente e che l’avrebbe sposata. A un passo dal matrimonio, con le pubblicazioni già pronte e il vestito da sposa ordinato, si è scoperto che Gregory Palorbini, leccese residente a Sannicola, era un impostore. Il futuro sposo in realtà si chiamava Armando Gregory Inglese, 49 anni, già condannato per importanti raggiri in Puglia e attualmente detenuto nel carcere di Civitavecchia.

In provincia di Lecce l’uomo è conosciuto per essere stato l’ex allenatore delle squadre di calcio del Gallipoli e di Galatina. Alla sua futura si era presentato come un alto dirigente aziendale impegnato per conto di Eni, un incarico importante che gli permetteva di vivere in un attico in piazza di Spagna a Roma. Era così convincente che lei non ha dubitato. Anzi, la promessa sposa era andata a Udine a ordinare l’abito nuziale scegliendo un vestito da 3.600 euro e versando una caparra di cento euro. Era convinta di aver trovato l’amore della sua vita, lo aveva fatto conoscere alla famiglia ed era felice del suo nuovo progetto di vita. In realtà si era imbattuta in un truffatore seriale.

L’uomo è riuscito a fingere di essere innamorato, ma anche di avere un consulente finanziario che gli curava gli investimenti. Ed è così che, dopo la proposta di matrimonio, l’ha convinta a versare in diverse occasioni somme che in realtà finivano in un conto PostePay che era intestato a lui stesso. In due settimane, nel novembre 2018, la donna ha spostato dal suo conto 15.839 euro senza minimamente sospettare che finivano nella disponibilità di Inglese. Poi, a ridosso delle nozze, qualcosa si è inceppato. Sono emersi dei sospetti e sono entrati in scena i carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Spilimbergo.

Sono bastati alcuni accertamenti da parte dell’Arma per scoprire che il signor Gregory Palorbini era un fantasma. Che per le pubblicazioni di matrimonio aveva fatto recapitare un documento falso all’ufficiale di stato civile, a cui aveva inviato via posta elettronica anche un codice fiscale fasullo. Inglese aveva fatto coincidere data di nascita e residenza, ma si era cambiato il nome. Messo alle strette dai carabinieri, come gli contesta la Procura di Pordenone nell’imputazione, per tre volte ha dichiarato al pubblico ufficiale di chiamarsi Palorbini e che aveva avviato le pratica per cambiare cognome nel Comune di residenza.

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