“Lo Stato ha commissariato sé stesso: affida a un commissario una gestione che era in capo ai prefetti e che ha sempre funzionato. Non si capisce con quale scopo. Ritengo che il governo punti solo a generare un clima di allarme”. Lo ha detto al “Corriere della Sera” Michele Emiliano, che é uno dei quattro presidenti di Regione che non hanno firmato l’intesa sulla nomina del commissario che gestisce lo stato di emergenza migranti. La posizione assunta da Emiliano, presidente della Puglia, e dai governatori di Campania, Toscana ed Emilia-Romagna, tutti dem, non é ideologica come sostiene il ministro Salvini: “Affatto. Anzi, solo ieri ho chiesto alla segretaria Elly Schlein di darci un’indicazione. Noi presidenti abbiamo assunto una posizione con solide basi di merito. Uno stato di emergenza che riguarda l’intero territorio nazionale, per cominciare, é concettualmente impossibile: di solito é un territorio, investito da una calamita’, da una crisi, a chiederlo. Quale sarebbe la crisi qui”. “Inoltre -aggiunge- la gestione degli sbarchi é coordinata dal prefetto, cioè dal ministero dell’Interno, egregiamente in Puglia, tra l’altro: quindi il governo ha commissariato se stesso. Infine perché intervenire con un decreto di protezione civile mentre é in corso il varo di nuove norme in materia di migranti? Servono norme straordinarie? Perché non emanare un decreto legge?”.
Però non c’é stato un confronto con gli altri 16 governatori: “E quando? Non ce n’é stato dato il tempo. Questa decisione é arrivata improvvisamente tra sabato e domenica. La presidenza del Consiglio ha provato a chiedere l’intesa al solo presidente della conferenza delle Regioni, ma Fedriga ha correttamente precisato di non avere questo potere. Quindi la richiesta di intesa é stata mandata a ogni Regione. Hanno evitato la discussione. Secondo me con dolo”.
“Piuttosto -osserva il presidente- mi interrogherei se gli altri 16 governatori abbiano dato un ok ideologico: per dovere di schieramento hanno ingoiato una decisione del governo pur non conoscendone i termini. E non é un caso che ora il governo dica che il commissario opererà solo in quelle 16 Regioni”.
Il governatore della Puglia esclude infine che lo stato di emergenza miri a governare meglio il fenomeno migratorio: “L’unico fine che individuo é quello di generare un clima di allarme. Un clima nel quale sia più semplice restringere le maglie della protezione speciale, intenzione già dichiarata. Quando la guerra in Ucraina ha generato un flusso inatteso di migranti non sono state adottate norme in deroga. Quale sarebbe l’attuale emergenza che si vuole governare con norme speciali? Il governo si guarda bene dal dirlo”, ha concluso Emiliano.