Dopo la sentenza del Consiglio di Stato sulla bretella sud ad Andria, Caracciolo: “Rispetto la decisione ma danneggia il territorio”

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“Pur rispettandola, non condivido il contenuto della sentenza del Consiglio di Stato sulla bretella sud” ad Andria “poiché non tiene conto della volontà di un’intera comunità manifestata dal consiglio comunale, di fatto esautorato dal suo ruolo in materia urbanistica”. Lo dichiara il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Filippo Caracciolo. La sentenza riguarda la realizzazione della bretella sud su cui il Consiglio comunale di Andria aveva negato la variante per giungere alla esecuzione dell’opera ritenendola eccessivamente costosa rispetto al tratto da realizzare e soprattutto impattante dal punto di vista ambientale.

Contro la decisione la società Doronzo Infrastrutture srl aveva presentato ricorso al Tar, il tribunale di primo grado aveva dato ragione all’azienda. Adesso il Consiglio di Stato ha confermato il giudizio di primo grado. “Sono vicino al sindaco Giovanna Bruno e alla massima assise consiliare -prosegue Caracciolo- offro la mia disponibilità per valutare qualsiasi soluzione alternativa che affermi il rispetto dell’ambiente e la sicurezza dei cittadini che attraverseranno un’arteria molto importante di questo territorio”.

“Il consiglio comunale di Andria -afferma Caracciolo- ha espresso in maniera chiara e netta la sua contrarietà ad un’opera che andrebbe a danneggiare il territorio dal punto di vista ambientale, urbanistico, paesaggistico e produttivo e che si presenta inutile anche a fronte delle esigenze ben maggiori di altri tratti stradali. Inoltre, a causa dell’aumento dei prezzi delle opere pubbliche, il finanziamento Cipe di 27 milioni ricevuto nel lontano 2011 risulta essere ormai insufficiente”.

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