Il Salento e la Grecia si avvicinano grazie al progetto ‘Swan’ Interreg Grecia – Italia, finanziato con circa tre milioni di euro, che prevede collegamenti aerei con idrovolanti e una piattaforma operativa composta da otto idrobasi.
I primi velivoli, secondo le previsioni dei promotori del progetto, opereranno alzandosi in volo dalla idrobase di Santa Maria al Bagno per il monitoraggio delle coste e la salvaguardia dell’ambiente, ma si attende anche un’intesa con la capitaneria di porto di Gallipoli per avviare un programma di sorveglianza aerea territoriale. Sono previsti anche voli turistici lungo la costa jonica del Salento.
Le altre idrobasi saranno attivate a Taranto e a Gallipoli, mentre in Grecia, a Corfu’, Paxos, Erikusa, Matraki e Othoni. Le tratte regionali dovrebbero essere le prime ad essere attivate per raggiungere diverse localita’, tra cui Porto Cesareo, Gallipoli, Taranto, Santa Maria di Leuca e Brindisi. Si sta lavorando per rendere pienamente operativa l’idrosuperfice di Santa Maria al Bagno, e quindi l’attività aerea, già dalla prossima estate. Il costo del singolo volo per quattro persone dovrebbe essere di 300 euro. Saranno impiegati idrovolanti della compagnia ‘Scandinavian Seaplanes’ da 6 o 10 posti.
Per i collegamenti con la Grecia si dovrà attendere che le località elleniche siano pronte sotto il profilo logistico. Il prossimo giugno dovrebbero essere avviati i voli su richiesta per Corfù e Paxos o anche per Valona, in Albania, e per Tivat, in Montenegro.