Gatti uccisi a colpi di armi da caccia tra Salve e Morciano di Leuca. La denuncia di Codacons

“Un’agghiacciante strage di gatti sta decimando la colonia felina nelle campagne tra Salve e Morciano di Leuca, in zona San Lasi, dove numerosi animali sono scomparsi ed almeno tre sono stati ritrovati con ferite d’arma da fuoco. Due di essi sono morti a causa delle gravissime ferite, un altro è sopravvissuto ed è ancora in cura da un veterinario, che non riesce a decidere se sia più pericoloso lasciargli in corpo i numerosi pallini di piombo che lo hanno colpito o cercare di estrarle. Dalle radiografie si evincono in maniera lampante i numerosi pallini di piombo, tipici delle munizioni da caccia, che l’animale ha in corpo”. La denuncia è del responsabile della sede di Lecce dell’associazione Codacons, l’avvocato Cristian Marchello.

“Dalle segnalazioni ricevute, risulta che la zona San Lasi è battuta dai cacciatori che sparerebbero anche nelle vicinanze delle abitazioni e delle strade generando una situazione di estrema pericolosità per gli abitanti della zona. Gli animali sarebbero stati feriti e ammazzati con l’impiego di munizionamento da caccia, probabilmente qualche cacciatore si sarebbe divertito a fare dei gatti dei veri e propri bersagli mobili sparandogli addosso”, sostiene il legale.

“Un gesto di una crudeltà atroce che dimostra ancora una volta l’assoluto disprezzo per la vita degli animali. La legge prevede che i gatti che vivono in stato di libertà sul territorio sono protetti ed è fatto divieto a chiunque di maltrattarli. Il codice penale punisce persino con la reclusione chi uccide un animale”, ricorda.

“Inoltre la Legge Regionale n.2 del 2020 obbliga i Comuni a censire le colonie di animali ed a pianificare misure adeguate al controllo e la protezione degli animali. Pertanto, chiediamo ai Sindaci di Salve e di Morciano di Leuca e agli assessori preposti alla tutela degli animali di intervenire immediatamente per garantire il rispetto delle leggi vigenti e per mettere in sicurezza gli animali, se del caso vietando la caccia nella zona con ordinanza”, conclude. 

Promo