Un ‘patto di cura’ per favorire l’assistenza dei disabili residenti in Puglia. È l’obiettivo della nuova misura approvata dalla giunta Emiliano per superare le misure di sostegno economico basate sul mero trasferimento monetario, a favore del potenziamento dell’offerta diretta di servizi.
Il patto di cura prevede un contributo di 20 mensilità da 1.200 euro ciascuna da riconoscere in caso di assunzione di un assistente o di un educatore, che sia contrattualizzato secondo le previsioni del Ccnl. Questo per garantire servizi e supporto effettivo e monitorabile alle persone con disabilità, anche attraverso la regolare assunzione di personale contrattualizzato.
“Dalla legge di bilancio nazionale del 2022 -dichiara l’assessora regionale al Welfare, Rosa Barone- viene fuori una certezza: il solo contributo economico è destinato a sparire e le Regioni hanno il dovere di garantire la migliore assistenza e sostituire l’assegno di cura con altre misure. Come abbiamo spiegato anche nel corso del tavolo della disabilità, il ministero ci chiede di superare una misura, come l’assegno di cura, che si basa solo sull’integrazione al reddito, ma non sull’assistenza. Con questa nuova misura andiamo a creare nuova occupazione, potenziamo i servizi sociosanitari e ampliamo la platea dei beneficiari. Per questa annualità sarà ancora possibile scegliere tra il patto di cura e il sostegno al reddito da 700 euro mensili, ma questa integrazione ha carattere temporaneo ed è destinata ad essere eliminata, su indicazioni nazionali”.