Ex Ilva, dopo dieci mesi è ripartito l’Altoforno 2. Polemica dell’associazione Genitori Tarantini sulle parole di Timmermans

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È ripartito l’Altoforno 2 dello stabilimento siderurgico Acciaierie d’Italia a Taranto, che era fermo da luglio 2022 (dieci mesi) per interventi di manutenzione. E’ in marcia con gli altoforni 1 e 4. Questa ripartenza dovrebbe portare a una risalita produttiva e al rientro al lavoro di altro personale attualmente collocato in cassa integrazione straordinaria.

Nell’ultima settimana di aprile sono stati 1.850 i lavoratori interessati dall’ammortizzatore sociale su un numero massimo di 2.500. L’Afo2 fu sequestrato nel giugno 2015 dopo l’incidente costato la vita all’operaio 35enne Alessandro Morricella, investito da una fiammata mista a ghisa incandescente, e rischiò lo spegnimento nel gennaio del 2020 in quanto il giudice del tribunale ionico Francesco Maccagnano respinse l’istanza di proroga dell’uso dell’impianto. Poi la decisione fu annullata dal tribunale del riesame in accoglimento del ricorso presentato da Ilva in amministrazione straordinaria.

Genitori Tarantini: “Da Timmermans parole ipocrite”

“Io non voglio sacrificare nemmeno un bambino per lo sviluppo economico, ha dichiarato Timmermans. Ma queste sono parole offensive. Sono ipocrisia allo stato puro, perché anche un solo altro giorno di produzione a carbone può far saltare questa sua volontà”. Lo afferma l’associazione Genitori Tarantini riferendosi alle dichiarazioni rilasciate ieri a Taranto dal vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Frans Timmermans, nel corso di un dialogo con i cittadini al teatro comunale Fusco.

Timmermans, rammentano i portavoce del movimento, ha aggiunto che “tra dieci anni Stati Uniti, Cina, India ed altre nazioni del mondo si avvicineranno all’acciaio prodotto con idrogeno verde. Tra dieci anni, però, solo la città di Taranto conterà altri 10.000/15.000 malati di tumore (048 accertati, a parte tutti quelli che non si sottopongono a controlli specifici), centinaia di morti, molti dei quali bambini”. L’associazione contesta al vicepresidente della Commissione europea di aver sostenuto “a spada tratta la produzione di acciaio, andando ben oltre quanto dichiarato dai governi italiani degli ultimi anni. Per il rappresentante europeo, l’acciaio di Taranto è strategico per l’Europa, non solo per l’Italia. ‘Produrre acciaio non è soltanto interesse di Taranto o della Puglia: è interesse dell’Europa’, ha dichiarato, senza considerare che, forse, Taranto ha interessi abbastanza distanti dall’acciaio”.

Secondo i Genitori Tarantini, “da ottimo politico moderno, Timmermans ha adottato la famosa tecnica dello scaricabarile, sostenendo che non è una decisione a livello europeo, noi ascoltiamo la volontà della città, della regione, della Repubblica italiana e forniamo un sostegno. Le scelte sono fatte dagli italiani, non da noi”. “Se – concludono – le sue parole davvero valessero qualcosa, allora al popolo tarantino dovrebbe essere concesso di autodeterminare il proprio futuro”. 

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