È stata presentata questa mattina, negli uffici della Procura di Bari, la seconda edizione del progetto di utilità collettiva (Puc) ‘Il cittadino e la giustizia’, iniziativa del Comune di Bari per l’impiego di 42 percettori del reddito di cittadinanza negli uffici della Procura. La convenzione per il rinnovo del progetto (della durata di 18 mesi), che nella prima edizione ha visto la partecipazione di 113 percettori del reddito per un totale di 13mila ore di attività, è stata firmata dal vicesindaco di Bari Eugenio Di Sciascio e dal procuratore della Repubblica Roberto Rossi.
“Si tratta di un’iniziativa ben riuscita -ha commentato Rossi- in cui ci sono stati vantaggi reciproci sia per i dipendenti della Procura sia per i percettori del reddito, impegnati tanto in attività di lavoro quanto di formazione. Questo progetto, soprattutto, ha ridato motivazioni a chi le aveva perse”.
“L’iniziativa -ha detto poi Di Sciascio risponde pienamente all’idea originale dei Puc, cioè di collaborazione tra le istituzioni per creare un percorso di crescita per le persone che percepiscono il reddito. Il fatto che molti abbiano chiesto di continuare è un segno che progetti simili lasciano qualcosa sia ai beneficiari che alle istituzioni”. In totale, il comune ha attivato 112 puc che hanno consentito a circa 700 percettori del reddito la partecipazione ad attività di lavoro e supporto anche in altri settori.
“Due aneddoti restituiscono l’idea di quanto il progetto sia stato importante -ha aggiunto Vincenzo Brandi, funzionario amministrativo della Procura-. Una signora, il suo ultimo giorno, è scoppiata a piangere perché non voleva andare via. Un’altra si è presentata all’esterno del ministero della Giustizia, chiedendo se ci fosse la possibilità di rientrare”.
“Il puc è andato talmente bene -ha concluso Brandi- che da altre Procure, come quella di Reggio Calabria, ci hanno chiesto informazioni per poterlo replicare”.