Paul Whurt e Midrex sono state scelte dalla società Dri d’Italia come “offerente preferito” per la costruzione a Taranto dell’impianto di preridotto di ferro che dovrà alimentare i futuri forni elettrici di Acciaierie d’Italia. Lo riporta “Il Sole 24 Ore”.
Dri d’Italia avvierà le “riunioni di negoziazione” e l’approdo sarà un memorandum d’intesa – che dovrà essere sottoscritto non oltre il 31 agosto – per disciplinare l’inizio e i lavori successivi. “Stiamo valutando la possibilità che l’impianto Dri possa avere una capacità di 2,5 MT”, scrive Stefano Cao, Ad di Dri d’Italia. 2,5 milioni di tonnellate sono la quantità annuale di preridotto prevista per l’ex Ilva, con l’impianto che sarà realizzato nella fabbrica, ma “la decisione finale sulla capacità dell’impianto Dri sarà notificata a tempo debito” precisa il committente.
Secondo quanto scrive “Il Sole 24 Ore”, la produzione iniziale del ferro direttamente ridotto avverrà entro giugno 2026, anche se il finanziamento dell’impianto, un miliardo, come confermato ieri alla Camera in commissione Ambiente dal ministro Gilberto Pichetto Fratin, é stato spostato dal Pnrr ai Fondi di sviluppo e coesione “perché non c’é la certezza di riuscire a spendere tutto, in una realtà complicata, entro i13o giugno 2026”. Attualmente, scrive Cao, si prevede che i primi lavori avranno una durata complessiva fino a sei mesi. Nei primi tre mesi, Paul Whurt e Midrex eseguiranno le attività di ingegneria previste nel programma di progetto, a cui seguiranno l’ingegneria rimanente e le altre fasi.