Blitz antidroga dei Carabinieri a Bisceglie e Trani, i NOMI degli arrestati. Tutto partito dall’attività di spaccio di madre e figlio

 Uno smercio dinamico di cocaina, marijuana e hashish nei centri di Bisceglie e Trani, nella Bat. È quanto scoperto dai carabinieri che, questa mattina, sotto il coordinamento della procura tranese, hanno arrestato 16 persone: cinque finiti in carcere, dieci ai domiciliari e un minore é stato collocato in comunità, ritenuti, a vario titolo responsabili, di cessione, distribuzione e commercializzazione di stupefacenti in concorso fra loro. In carcere sono finiti il 38enne Michele Straniero di Bitonto (Ba), la 68enne Elisabetta Salerno di Bisceglie (Bat), il 33enne Sabino Capriati di Bari, il 31enne Antonio Giannoccaro di Castellana Grotte (Ta) e il 38enne Roberto di Terlizzi di Canosa di Puglia (Bat).

Ai domiciliari, invece, il 26enne Andrea Sorrenti e il 25enne Donato Petroni, entrambi di Canosa, il 23enne Gianluca Chiaia di Corato, il coetaneo Maurizio Racanati di Bisceglie, il 42enne Sebastiano Pappagallo di Terlizzi, la 49enne Grazia Bassi, la 26enne Elisabetta Losapio e il coetaneo Roberto Stortigaci, tutti di Bisceglie, il 38enne Gerardo Lavolpicella di Trani e il 44enne Adamo Zingarelli di Vizzolo Predabissi (Mi).

L’indagine, denominata “Restart”, ha preso avvio dall’arresto in flagranza di reato, avvenuto a Bisceglie a gennaio scorso, di due persone, madre e figlio, trovate in possesso di 305 grammi di stupefacenti -tra hashish e cocaina-, materiale per il confezionamento, denaro ritenuto provento di spaccio, nonché di numerosi ordigni esplosivi di fabbricazione artigianale illecitamente detenuti in casa. Da quel momento, dopo accurate indagini, i carabinieri hanno scoperto che la droga veniva smerciata attraverso l’utilizzo di utenze telefoniche dedicate per raccogliere le richieste degli assuntori -utilizzando un linguaggio criptico- che venivano incontrati nei luoghi concordati per la consegna.

Secondo quanto appreso, gli indagati, legati da stretti rapporti fiduciari, si approvvigionavano di stupefacenti da Bari. Le attivita’ investigative, che si sono protratte fino a maggio scorso, hanno consentito di accertare anche che lo stupefacente veniva introdotto all’interno del carcere di Trani, per alcuni di loro, gia’ detenuti che, attraverso parecchi telefonici, illecitamente introdotti, mantenevano contatti con l’esterno anche per gestire gli affari illeciti. Uno degli indagati, infatti, avrebbe commissionato anche l’incendio di un’autovettura -data alle fiamme nel dicembre 2022- di proprietà di una persona con il quale erano sorti dissidi riconducibili all’attività di spaccio.

Nel corso dell’attività due persone sono state denunciati in stato di libertà per detenzione illecita di sostanze stupefacenti e sono stati recuperati 270 grammi di cocaina, 55 di hashish e 13 di marijuana

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