Scuola, ricorso della Regione Puglia contro il decreto attuativo del Governo che taglia il numero degli istituti

La Regione Puglia ha presentato ricorso alla Consulta contro l’ultima il decreto attuativo dell’ultima legge di Bilancio del Governo che prevede taglio del numero di scuole che passerebbero da 627 a 569, con la conseguente riduzione di 58 autonomie. È quanto è emerso dall’incontro a Bari tra l’assessore regionale all’Istruzione, Sebastiano Leo, e i rappresentanti dei sindacati del comparto scuola e dell’Ufficio Scolastico regionale per discutere del dimensionamento scolastico.

“Ampiamente condivisa la netta opposizione, sia da parte di Regione che dei sindacati Flc Cgil, Cisl, Uil, Snals ConfSal, Fgu Anief Puglia e dirigenti Scuola, alle decisioni del Ministro Valditara che non tengono conto delle istanze dei territori e delle comunità scolastiche, proponendo tagli e accorpamenti delle scuole, senza aver previsto un adeguamento normativo degli organici, dei plessi e delle norme della sicurezza”, fa sapere la Regione Puglia in una nota.

“La proposta su cui si è trovato un terreno d’intesa è quella di avviare un percorso di partecipazione aperto a tutti i livelli che, partendo dalle proposte degli organi collegiali, passi per quelle degli enti locali per concludersi con la delibera di Giunta regionale”, prosegue.

“La strada immaginata è un riordino della rete scolastica regionale che, considerando le linee di indirizzo diffuse dalla Regione come una mera base di confronto della comunità scolastica e territoriale, porti alla costituzione di tavoli tecnici da parte dei Comuni, delle Province e delle Città metropolitane finalizzati ad una pianificazione razionale dell’assetto scolastico condivisa con i territori e rispettosa delle norme, ma non necessariamente al conseguimento del taglio delle dirigenze imposto dal Ministero”, va avanti la Regione.

“Ampia condivisione anche sull’istanza proposta dai sindacati di lasciare in vita quante più autonomie possibili e di intervenire sia sul primo che sul secondo ciclo, laddove sia proprio strettamente necessario”, conclude.

Promo