A San Severo sequestrati 26 immobili abusivi realizzati su suolo pubblico, 18 indagati

A San Severo, nel foggiano, gli agenti della Polizia di Stato con la collaborazione con i colleghi della Polizia Locale del centro foggiano hanno sequestrato 26 immobili abusivi. Il provvedimento é scaturito da un’inchiesta della Squadra Mobile di Foggia, coordinata dalla Procura, che ha coinvolto 18 persone indagate per occupazione abusiva di suolo pubblico.

Un sequestro che si inserisce nell’indagine che ha portato alle maxi operazioni Troy e Troy 2, concluse dalla Polizia di Stato ad ottobre e novembre dello scorso anno, e che ha fatto evidenziare un’attività di traffico illecito di sostanze stupefacenti che sarebbe stata gestita con una organizzazione simile a quella delle comuni e lecite attività commerciali ed operante nelle 13 piazze di spaccio individuate e smantellate nei diversi quartieri popolari di San Severo. Da qui, la strategia della Procura di costruire un unico fronte operativo per le attività d’indagine tra Polizia di Stato e Polizia Locale di San Severo, avente come scopo primario quello di colpire quei luoghi di spaccio per ripristinare la legalità, anche dal punto di vista ambientale e urbanistico.

Le indagini hanno riguardato una nuova serie di fabbricati costruiti su suolo pubblico in assenza dei titoli autorizzativi previsti dalla legge, senza agibilità e traendone profitto. I manufatti abusivi, oggetto del sequestro preventivo, sono stati destinati a ricovero o deposito di mezzi fungendo da vere e proprie pertinenze alle abitazioni. Ciò ha permesso di accertare la trasformazione urbanistica dell’area con una concreta alterazione della originaria destinazione d’uso occupando, di fatto, spazi pubblici per fini privati che potevano essere destinati a strade e marciapiedi o aree di pubblica utilita’.

Nel corso dell’operazione di oggi, all’interno di un box, sono state trovate due motociclette risultate rubate, oltre ad uno scooter con telaio abraso sottoposto a sequestro. Nello stesso box sono stati trovati anche un ordigno realizzato artigianalmente dotato di alta potenzialita’ offensiva oltre a circa cento cartucce calibro 357 magnum.

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