“Il dietrofront di Porsche sugli espropri di alcuni suoli per l’ampliamento del Centro Tecnico di Nardò conferma la fondatezza dei miei dubbi sull’intero piano, e sugli espropri in particolare. A fine settembre ho presentato un’interrogazione urgente in cui contestavo il presupposto della pubblica utilità per un’opera privata. Sono dalla parte dei proprietari che chiedono giustizia e denunciano il mancato coinvolgimento nei piani dell’azienda e della Regione”. Lo dichiara Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani in Consiglio regionale pugliese.
“Tutto fatto sulle loro teste -aggiunge- senza consultarli, senza informali delle procedure in corso. Chiedo dunque di annullare la delibera sugli espropri e di procedere con trattative private con chi è disposto a vendere i suoi terreni, purché la vendita non sia imposta come alternativa all’esproprio. Requisire ben 351 ettari fra Nardò e Porto Cesareo come provvedimento d’imperio avallato dalla Regione, senza interpellare i proprietari dei suoli da acquisire e senza accordi preventivi equivale ad un’imposizione dall’alto, ignorando i danni che questo avrebbe comportato, fino alla chiusura di importanti realtà produttive”.