Rapine e estorsioni, sequestrati a Bari beni per 1 milione di euro al fratellastro di Antonio Cassano

I finanzieri di Bari hanno dato esecuzione a un sequestro di beni nei confronti di un uomo di Bari per un valore di circa un milione di euro. Il destinatario della misura di prevenzione si sarebbe reso responsabile di vari reati contro il patrimonio (furto, ricettazione, rapina e estorsione) commessi anche con violenza e uso delle armi. Questo avrebbe consentito di disporre di un tenore di vita sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati.

L’indagine patrimoniale, che ha riguardato il periodo dal 2008 al 2022, ha riguardato l’analisi di documentazione, tra cui i contratti di compravendita dei beni e numerosi altri atti pubblici che hanno interessato nel tempo l’intero nucleo familiare investigato, verificando poi, per ogni transazione, le connesse movimentazioni finanziarie sottostanti alla creazione della provvista economica.

Il materiale raccolto ha dimostrato come la capacità reddituale lecita, quasi inesistente, dell’uomo e dei suoi familiari, non fosse tale da giustificare, complessivamente, l’accrescimento patrimoniale avvenuto negli anni in cui si é manifestata la pericolosità sociale del soggetto investigato. In particolare, quest’ultimo, nel periodo in cui si é reso responsabile di numerosi delitti lucro-genetici, avrebbe acquisito ingenti disponibilità finanziarie impiegate anche per l’acquisto di immobili e autovetture, ricorrendo all’intestazione ai propri congiunti, al presumibile fine di eludere possibili interventi ablatori.

AGGIORNAMENTO È il 51enne barese Giovanni Cassano il destinatario – insieme ai suoi familiari – del sequestro di prevenzione di beni dal valore di un milione di euro notificato dalla Guardia di finanza. Giovanni Cassano è nato da un’altra relazione del padre dell’ex calciatore di Bari, Roma e Real Madrid, Antonio Cassano.

Condannato in via definitiva a quasi sette anni di reclusione per ricettazione, furto, rapina, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, evasione e attualmente attualmente sotto processo per vari furti commessi in tutta la Puglia, Giovanni Cassano avrebbe vissuto “abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività delittuose” e “senza soluzione di continuità”, come si legge nel provvedimento che dispone il sequestro, sin dagli anni Novanta.

Sotto sigilli sono finiti un appartamento e un box intestato alla figlia nel quartiere San Paolo di Bari, una casa intestata al figlio a Modugno, tra macchine (tra cui una Jeep Renegade) intestate ai tre figli e varie disponibilità finanziarie (conti correnti e postali) riconducibili allo stesso Cassano, alla moglie, ai figli e ai nipoti. La finanza ha rilevato “Incoerenze reddituali” tra le sue dichiarazioni dei redditi e quanto speso per il sostentamento familiare dal 2008 al 2022: “gli accertamenti reddituali”, emerge dagli atti, hanno evidenziato una “costante e grave sproporzione tra entrate lecite e uscite”. 

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