È stata approvata all’unanimità dalla commissione Bilancio del Consiglio regionale pugliese la proposta di legge sullo sblocco dei crediti incagliati. Erano state presentate sei proposte di legge ma la decisione unanime è stata quella di emendare il testo proposto dal capogruppo del Pd Filippo Caracciolo e portare in aula, quindi, una sola proposta di legge.
Il nuovo testo, composto da tre articoli, è stato formulato con il primo articolo della proposta presa in esame, con l’aggiunta di altri due articoli che sono frutto delle proposte emendative sottoscritte dai consiglieri Amati, Galante, Ventola, Tupputi, Conserva e Mazzotta. L’iniziativa legislativa contiene le disposizioni per lo sblocco dei crediti fiscali delle famiglie, dei liberi professionisti e delle imprese pugliesi, e stabilisce che “la Regione, al fine di sostenere le famiglie, i liberi professionisti e il sistema delle imprese in difficoltà a causa del blocco del meccanismo di cessione dei crediti fiscali da bonus edilizi, nonché al fine di salvaguardare i livelli occupazionali del comparto edile e dell’indotto, promuove l’acquisizione da parte degli enti pubblici regionali e delle società controllate dalla Regione, di crediti di imposta”.
Gli enti e le società controllate dalla Regione possono acquisire “i crediti di imposta relativi agli interventi previsti, dalle banche, ovvero dalle società appartenenti a un gruppo bancario iscritto all’albo, con cui abbiano stipulato un contratto di conto corrente, per un loro utilizzo diretto in compensazione nei limiti della capienza fiscale e contributiva propria, a condizioni di mercato e comunque a un prezzo inferiore al valore nominale del credito, nel rispetto della normativa vigente in materia di aiuti di Stato.